La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente
Lo pseudoscienziato e saggista giapponese Masaru Emoto affermava che l'acqua può coordinare il suo assetto molecolare (piccola parte formata da atomi, di una sostanza con le stesse proprietà chimiche della sostanza stessa) in replica all'energia psichica di un soggetto. E' il principio della memoria dell'acqua che sempre si ricorda, in base all'idea di un assorbimento psicologico dell'ambiente dove si vive. E' semplice comprendere come i "materiali edili" possono trattenere una percentuale d'acqua per aspirare ed emanare una reale indicazione che si può notare nei vari sistemi dello space clearing, chi lo pratica negli ambienti usufruisce di liquidi o vapori e la sua efficacia di assorbimento è assai debole infatti può evaporare anche dopo una ristrutturazione.
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