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Visualizzazione dei post da dicembre 11, 2014

La natura della mente e della coscienza nella psicologia orientale

La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente

Pilates - La rivelazione di Joseph Pilates

Nei tempi passati, il Pilates era un tipo di dottrina per pochissime persone, ora si imposta come uno stile di vita per moltissime persone. E' un sistema rivoluzionario di allenamento che nel corso degli anni ha avuto un enorme successo, per questo è stato paragonato solo a metodi illustri come lo Yoga e il Tai Chi Chuan. Nel 1880 in Germania nacque Joseph H. Pilates, un bambino dalla salute fragile che accusava sintomi di asma, febbre reumatica e rachitismo (difetto di ossificazione delle ossa). Nel corso degli anni, Pilates grazie alla sua forza di volontà, iniziò a lavorare sul suo corpo per vincere i suoi limiti che madre natura gli aveva dato. Essendo un esperto di filosofie orientali, Pilates unì l'autocontrollo del respiro, la concentrazione e la ginnastica dolce specifici dello Yoga, con un nuovo concetto di allenamento fondato su esercizi a corpo libero e macchine (inventate da lui) che usavano molle a progressione progressiva per equilibrare lo sforzo, con l'aiut