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Visualizzazione dei post da novembre 28, 2014

La natura della mente e della coscienza nella psicologia orientale

La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente

Il pensiero del Dao

Sottolineare la diversità tra l'uso del pensiero occidentale e quello della filosofia orientale è un lavoro molto difficile, più comprensibile è dimostrare che non ci sono basi di collegamento perchè sono due pensieri completamente separati e distanti sono le basi d'inizio. Se ci orientiamo al campo della fisicità, il concetto del corpo come l'immagine dell'uomo bisogna osservare che egli (uomo), sin dalla più vecchia tradizione cinese è stato valutato come un:"componente inserito in un ceto più difficile, la natura"infatti il saggio, è colui che ha dei pregi e vive cercando di adeguarsi alle leggi della natura e all'attenta considerazione degli avvenimenti naturali, per ottenere l'equilibrio con la posizione più difficile dello spazio che contiene i corpi celesti in cui si verificano i fenomeni naturali (Universo).