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Visualizzazione dei post da giugno 3, 2016

La natura della mente e della coscienza nella psicologia orientale

La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente

"Zest" l'ingrediente della felicità

Ci sono alcune scuole di psicologia positiva (benessere personale) che mettono l'accento sull'importanza di un avvicinamento   entusiastico alla vita. La si potrebbe valutare come una fantastica avventura, intesa come felicità seguita a ruota dalla totale calma del benessere interiore. Alcuni esperti del settore dicono, in riferimento a questo particolare atteggiamento  con la parola "Zest" che, negli ultimi tempi, è stata adottata dalla stampa mainstream (ad esempio dall'Huffington Post). Differenti studi ricercano le caratteristiche di questo stato mentale. Certo, non è possibile essere sempre entusiasti ma oggi, si cerca di mettere a punto tecniche ad altissimo livello  per intensificare lo "Zest". Il tema più importante è l'engagement (impegno ideologico) ossia, il sentirsi pienamente coinvolti nei casi della vita.