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Visualizzazione dei post da gennaio 10, 2018

Intelligenza Emotiva: la bussola per navigare il mondo delle emozioni

  L'intelligenza emotiva (IE) è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri . Si tratta di una competenza fondamentale per vivere una vita felice e appagante, in quanto ci permette di: Costruire relazioni positive: L'intelligenza emotiva ci permette di comunicare in modo efficace, risolvere conflitti con assertività ed empatia, e costruire relazioni sane e durature con le persone che ci circondano. Raggiungere i propri obiettivi: Sapere gestire le proprie emozioni ci permette di rimanere concentrati, motivati e perseveranti nel perseguimento dei nostri obiettivi. Affrontare lo stress: L'intelligenza emotiva ci fornisce gli strumenti per gestire lo stress in modo efficace e prevenire il burnout. Migliorare il benessere mentale: Comprendere e gestire le nostre emozioni ci aiuta a vivere con maggiore serenità, felicità e appagamento. Come sviluppare l'intelligenza emotiva? Esistono diverse strategie che possiamo

Siddharta Gautama - Il Buddha

Vissuto tra il VI e il V secolo a.C. nel nord-est dell'India, Siddharta Gautama (Buddha) è stato l'ideatore e maestro del buddhismo. Secondo la tradizione, egli era di origini principesche. Dopo aver passato una gioventù negli agi e nelle ricchezze, dopo essersi sposato e avuto un figlio, il Buddha uscì dal suo palazzo ed ebbe "quattro incontri": con un vecchio, con un malato, con un corteo funebre ed infine con un mistico mendicante. Questi aspetti della realtà della vita, al di fuori della ricchezza, lo impressionarono profondamente: era la presa di coscienza della sofferenza e dell'illusione del vivere. Il Buddha, smanioso di conoscere le cause del dolore presente nel mondo e di trovare un tempo di felicità duraturo, a trent'anni si allontanò dai privilegi della propria casta per guidare la sua vita da mistico alla ricerca di una soluzione all'enigma della vita. Non soddisfatto delle risposte di altri maestri, egli dopo digiuni estenuanti, capì che