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Visualizzazione dei post da gennaio 26, 2016

La natura della mente e della coscienza nella psicologia orientale

La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente

La bellezza

La bellezza è una garanzia della possibile corrispondenza tra l'anima e la natura infatti, non è solo un tema che riguarda l'estetica ma sull'idea di bellezza, si potrebbero dire moltissime cose. Cos'è veramente la bellezza? E' pur vero che gli occhi grandi sono piacenti, lo stesso discorso non vale per un naso troppo pronunciato. Altrettanto parziale è la teoria secondo la quale, è la simmetria (equilibrio) a contribuire alla conoscenza della bellezza. A questo principio, sfugge l'irresistibile fascino che esercitano piccole disarmonie come il famoso "strabismo di Venere". Il buonsenso popolare ci riporta a valutare da una parte, la personalità del giudizio estetico e dall'altra la necessità di non fermarsi a un giudizio superficiale e frettoloso. Ne sono simbolo i detti: "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" oppure "La bellezza è negli occhi di chi guarda".