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Visualizzazione dei post da dicembre 30, 2014

La natura della mente e della coscienza nella psicologia orientale

La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente

Qi Gong

E' una dottrina che interpreta, tramite i movimenti, posture e comportamenti mentali e corporei, la grande leggenda del taoista, con ricomparse a più livelli. Il Qi Gong può essere interpretato come un'attività di coltura dell'energia vitale o una figura di "alchimia interiore - ricerca del principio (pietra filosofale) capace di rilevare i segreti della vita". Nell'epoca della dinastia Zhou (re governatori della Cina antica tra il XII e il III secolo a.C.), il Qi Gong era affermato anche come una cultura giunta al conseguimento della longevità, come viene testimoniato dal richiamo all'animale figurativo, per fascino la famosa "fenice rossa - uccello mitologico dalla coda piumata".