La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente
In India è indispensabile seguire cicli e consigli della Natura. Tutto si rimoderna e si semplifica, osserviamo come la Scienza Ayurvedica progredisce per il passaggio dall'Inverno alla Primavera. Nell'ultimo periodo dell'Inverno, la Natura comincia a predisporre al risveglio della Primavera. Infatti già dalla fine di Gennaio si comincia ad osservare sui rami spogli degli alberi, i primi episodi di germinazione. Ogni cosa si muove in base ad una disposizione e regola ben chiara, ogni cosa è unita al "Tutto" da cui tutto nasce. Il costante cambio fra il "dentro e fuori" interessa naturalmente anche l'uomo che ogni volta non ne raccoglie i giusti segnali. La Scienza Ayurvedica, attribuisce particolare attenzione ai periodi dei cambi stagionali, per la quale possono essere possibili tempi negativi per lo sviluppo che l'organismo deve eseguire per adattarsi alla nuova fase della Natura.
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