Immagine generata da Gemini Emozioni: amiche o nemiche? La visione olistica Spesso, nella nostra società, le emozioni vengono viste come qualcosa di negativo, da reprimere o controllare. Ci viene insegnato a razionalizzare, a mantenere la calma, a non lasciarci travolgere. Ma cosa succederebbe se, invece di combatterle, imparassimo ad ascoltare le nostre emozioni? Le discipline olistiche, come lo yoga, la meditazione e il Reiki, offrono una prospettiva diversa. Considerano le emozioni come parte integrante del nostro essere, segnali preziosi che ci forniscono informazioni sul nostro stato interiore e sul nostro rapporto con il mondo. Emozioni: messaggere del nostro mondo interiore Secondo la visione olistica, ogni emozione, piacevole o spiacevole che sia, ha un suo scopo e un suo significato. La rabbia, ad esempio, può indicare che un nostro confine è stato violato; la tristezza può essere un segnale di lutto o di perdita; la paura può metterci in guardia da un pericolo. Reprime...
Vissuto tra il VI e il V secolo a.C. nel nord-est dell'India, Siddharta Gautama (Buddha) è stato l'ideatore e maestro del buddhismo. Secondo la tradizione, egli era di origini principesche. Dopo aver passato una gioventù negli agi e nelle ricchezze, dopo essersi sposato e avuto un figlio, il Buddha uscì dal suo palazzo ed ebbe "quattro incontri": con un vecchio, con un malato, con un corteo funebre ed infine con un mistico mendicante. Questi aspetti della realtà della vita, al di fuori della ricchezza, lo impressionarono profondamente: era la presa di coscienza della sofferenza e dell'illusione del vivere. Il Buddha, smanioso di conoscere le cause del dolore presente nel mondo e di trovare un tempo di felicità duraturo, a trent'anni si allontanò dai privilegi della propria casta per guidare la sua vita da mistico alla ricerca di una soluzione all'enigma della vita. Non soddisfatto delle risposte di altri maestri, egli dopo digiuni estenuanti, capì che avrebbe ottenuto la conoscenza della salvezza solo nella meditazione personale, lontano dagli eccessi dei piaceri estremi e dalla mortificazione mistica. A 35 anni, dopo 49 giorni di meditazione, a ridosso di un albero di fico, raggiunse l'illuminazione, diventando così il BUDDHA (il Risvegliato). Dopo questo avvenimento iniziò così la seconda parte della sua vita in cui decise di rivelare al mondo i propri insegnamenti: viaggiò a piedi nudi per tutta l'India nord-orientale predicando e mendicando. Siddharta Gautama, il Buddha, morì nella città di Kusinara all'età di 80 anni. Grazie ai suoi discepoli, la cultura del Buddha si diffuse in tutta l'India ma, dal momento che gli insegnamenti del maestro venivano raccontati prima solo a voce e trasmessi dai monaci di diverse regioni nei loro dialetti locali, si formarono molto presto delle scuole con differenti interpretazioni.
Commenti
Posta un commento