La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente
E' stato uno dei primi yogin (praticante di yoga) indiano, venuto in Occidente per diffondere le conoscenze dello "Yogoda - esercizi di ricarica". Yogananda non era un universitario o un dottore ma, una semplice persona che fino dalla tenera età, è stato a contatto con una visione diversa del mondo rispetto alla nostra. Per l'usanza indiana il lavoro sul corpo è molto di più di un facile esercizio fisico. Si tratta di far "vibrare" fino all'apertura al Prana (totale di tutte le energie contenute nell'Universo), l'energia universale che sorregge ogni forma di vita. Definito il padre dello Yoga in Occidente, Yogananda con la sua personalità magnetica, ha trasmesso le leggi per una vita felice di corpo, mente e anima e la scienza della profondità spirituale.
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