Correndo in tondo disperati ci aggrappiamo l'uno all'altro...Ma oh no apri la porta e lascia che il vento soffi prendi la mia mano e insieme alziamoci nell'occhio dell'uragano. Se credi in me io crederò in ciò che sarà desideriamo il mondo di cui hai solo osato sognare. Fuori controllo, libero infine dai legami della mente, dentro i miei sogni navighiamo lontano....
A provare questa interessante disciplina è stato il dr. Ihaleakala Hew Len, esperto in Ho'oponopono, che dal 1984 al 1987 ha curato un intero reparto di psichiatria criminale presso l'Hawai State Hospital, senza mai aver visitato nessun paziente. Egli, si limitava a e leggere le cartelle cliniche dei malati (violenti e pericolosi) per poi lavorare su se stesso con la filosofia hawaiana (Ho'oponopono), prendendosi la responsabilità di aver creato i malesseri di quei pazienti. In pochissimo tempo, la situazione in ospedale migliorò e tutti i pazienti guarirono. Alla domanda: come era stato possibile tutto questo? Il medico rispose:" Non si tratta assolutamente di magia, ma soltanto di amore. Si, perchè amare se stessi è il modo migliore per ottenere un miglioramento, infatti non dobbiamo fare altro che metterci in collegamento con la nostra parte divina interiore che è superiore rispetto alla dimensione umana". Quando si parla di divinità, non bisogna pensare che l'Ho'oponopono sia una religione specifica: ognuno di noi può immaginare e chiamare come meglio crede (Dio, Buddha, Allah), a condizione di identificarlo come un "qualcosa o qualcuno" che ci ama sempre ed ha il potere di cambiare o eliminare le vecchie memorie, in quanto è saggezza e potenza divina.
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