Immagine generata da Gemini Emozioni: amiche o nemiche? La visione olistica Spesso, nella nostra società, le emozioni vengono viste come qualcosa di negativo, da reprimere o controllare. Ci viene insegnato a razionalizzare, a mantenere la calma, a non lasciarci travolgere. Ma cosa succederebbe se, invece di combatterle, imparassimo ad ascoltare le nostre emozioni? Le discipline olistiche, come lo yoga, la meditazione e il Reiki, offrono una prospettiva diversa. Considerano le emozioni come parte integrante del nostro essere, segnali preziosi che ci forniscono informazioni sul nostro stato interiore e sul nostro rapporto con il mondo. Emozioni: messaggere del nostro mondo interiore Secondo la visione olistica, ogni emozione, piacevole o spiacevole che sia, ha un suo scopo e un suo significato. La rabbia, ad esempio, può indicare che un nostro confine è stato violato; la tristezza può essere un segnale di lutto o di perdita; la paura può metterci in guardia da un pericolo. Reprime...
Provate a far scivolare gli occhi sulla parola "cannella", non si sente già l'aroma? Leggere di un odore è come sentirlo realmente. L'immaginazione che "schizza fuori" dai neuroni durante la lettura, porta a ricreare in noi, le emozioni e le esperienze neurosensoriali in cui l'olfatto la fa da padrona. In uno sviluppo di ricerca svolto da scienziati presso il Medical Research Council nel Regno Unito, 23 soggetti hanno letto 53 parole che avevano termini come: lavanda, limone, incenso e aglio, che rappresentavano "un odore", poi hanno letto anche altre 60 parole classificate "inodori", per concludere il test, i soggetti sono stati sottoposti ad una Risonanza Magnetica. Secondo i risultati della Risonanza, le parole legate ad un "odore", hanno stimolato la parte del cervello che elabora le informazioni olfattive ossia, la corteccia olfattiva primaria e quella orbitofrontale (prestare attenzione). Infine, se le parole sono importanti per la mente che le elabora, in maniera completa, la creatività ne trae grandi benefici! Questo vuol dire che leggere "stimola" i collegamenti nervosi chiamati "sinapsi neuronali", l'immaginazione ne trae vantaggio e va anche oltre!
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