La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente
Lo sguardo laterale può dimostrare una serie di varianti nel nostro comportamento. Anche se non ne siamo coscienti, ma la maniera in cui guardiamo mette in rilievo una parte di noi stessi. Tipico è lo sguardo laterale, attraverso l'osservazione delle figure del linguaggio corporeo, egli ci permette di interpretare con più correttezza lo schema di sviluppi relazionali discordanti e favorire un cambio positivo di atteggiamento.
- Sguardo rivolto all'ambiente - mostra una accurata attenzione ai dettagli per aumentare il quadro valutativo di quello che si sta avvertendo in quel momento, incrementando la propria consapevolezza.
- Sguardo rivolto alle persone - il suo significato può dimostrare soggetti prevenuti e ipercritici nei confronti del prossimo. Questo tipo di sguardo permette al soggetto di valutare eventuali mosse false o minacciose di coloro che gli sono accanto, per avviare una reazione difensiva.
- Sguardo alto e basso (obliquo) - questo tipo di sguardo può essere rivolto anche in due direzioni differenti (alta o bassa). Lo sguardo basso verso l'alto se rivolto ad un altra persona, indica uno stato di sottomissione, di dipendenza e di una sensazione di inadeguatezza, riguardo alle aspettative del soggetto interessato. Al contrario lo sguardo alto verso il basso rivolto sempre ad un'altra persona, indica disapprovazione e un controllo manipolatorio come per dire "non permetterti".
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