Correndo in tondo disperati ci aggrappiamo l'uno all'altro...Ma oh no apri la porta e lascia che il vento soffi prendi la mia mano e insieme alziamoci nell'occhio dell'uragano. Se credi in me io crederò in ciò che sarà desideriamo il mondo di cui hai solo osato sognare. Fuori controllo, libero infine dai legami della mente, dentro i miei sogni navighiamo lontano....
La psicologa e psicoterapeuta, specialista in Psicosomatica ed esperta in Bioenergetica, PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) e Mindfulness, Nicoletta Travaini afferma che:"Stando alle statistiche, anche se i dati cambiano seguendo diverse variabili, una persona su cinque è molto sensibile, tre sono normosensibili e si distribuisco lungo una scala di continuità, e uno su cinque sarebbe non sensibile, mostrerebbe cioè una qualche forma di difficoltà nell'affettività e nella competenza empatica, un deficit, proprio, nella sensibilità"
Una sensibilità risaltata è un vero dono che si mostra fin dalla più tenera età quando un bambino preferisce fare giochi più intimisti e riflessivi, invece di giochi di squadra e magari più vivaci, quando si chiude nel proprio mondo fantastico, quando si rattrista profondamente per qualcosa di brutto o triste. E poi....con il progredire dell'età, pur modificando le responsabilità della vita, le problematiche e la visione del mondo, questi aspetti si modificano ma di base rimangono intatti, e forse è proprio da adulti che si comprende ancora più forte la necessità di nascondere questi sentimenti per sopravvivere nel mondo di oggi.
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