Immagine generata da Gemini Emozioni: amiche o nemiche? La visione olistica Spesso, nella nostra società, le emozioni vengono viste come qualcosa di negativo, da reprimere o controllare. Ci viene insegnato a razionalizzare, a mantenere la calma, a non lasciarci travolgere. Ma cosa succederebbe se, invece di combatterle, imparassimo ad ascoltare le nostre emozioni? Le discipline olistiche, come lo yoga, la meditazione e il Reiki, offrono una prospettiva diversa. Considerano le emozioni come parte integrante del nostro essere, segnali preziosi che ci forniscono informazioni sul nostro stato interiore e sul nostro rapporto con il mondo. Emozioni: messaggere del nostro mondo interiore Secondo la visione olistica, ogni emozione, piacevole o spiacevole che sia, ha un suo scopo e un suo significato. La rabbia, ad esempio, può indicare che un nostro confine è stato violato; la tristezza può essere un segnale di lutto o di perdita; la paura può metterci in guardia da un pericolo. Reprime...
Nel ramo della medicina antroposofica vengono utilizzati tutti i procedimenti e i vari strumenti della medicina convenzionale adatti per una giusta e precisa analisi degli aspetti fisici dell'uomo. Con tutto ciò, oltre all'aspetto particolarmente fisico-materiale, l'antroposofia esamina e fa suoi altri tre aspetti chiamati "elementi costitutivi". In poche parole la figura fisico-materiale-il corpo fisico non è in grado da solo di spiegare la vita, concepita come una continua "lotta" contro gli sviluppi puramente fisico-chimici. Nel dettaglio, se ci concentriamo a guardare il mondo vegetale possiamo meglio comprendere il significato di questa lotta: quando un minerale (dimensione fisico-materiale) è soggetto alla legge di gravità e quindi tende a cadere, la pianta, al contrario, cresce in opposizione a tale legge. Ad esempio la linfa della pianta sale su lungo il fusto. Tutto questo implica l'entrata in gioco di forze considerevoli. Esse non agiscono in maniera indifferente sulle sostanze, ma danno loro proprietà e organizzazione secondo un piano prestabilito, proprio di ciascuna specie. Queste forze, senza di loro non ci sarebbe la vita, sono le forze eteriche che formano una specie di secondo corpo, il corpo eterico intimamente unito al corpo fisico. Ma questo non basta per comprendere completamente la complessità dell'essere umano. Il secondo elemento è il corpo astrale, informazione comune che certi vissuti spesso si rappresentano anche a livello fisico: ad esempio la paura e la vergogna possono provocare palpitazioni cardiache o manifestarsi con il rossore o il pallore del viso. Si chiama la dimensione psichica, che l'antroposofia definisce corpo astrale dell'uomo, intendendo come "corpo" un campo di forze che si manifestano come sentimenti e impulsi volitivi. Ma per fondare una completa conoscenza dell'uomo bisogna riconoscere l'importanza dell'anima, come una realtà in qualche modo autonoma che si aggiunge a quella puramente fisico-corporea. L'uomo, è un essere dotato di autocoscienza e autodeterminazione. Ha la possibilità di affermare se stesso come un'individualità che si confronta con il mondo sviluppando un'attività conoscitiva e agendo in maniera responsabile. Tali facoltà si costruiscono su un nucleo spirituale essenziale: l'io!
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