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Liberati dalle Emozioni... ascoltandole!

  Immagine generata da Gemini Emozioni: amiche o nemiche? La visione olistica Spesso, nella nostra società, le emozioni vengono viste come qualcosa di negativo, da reprimere o controllare. Ci viene insegnato a razionalizzare, a mantenere la calma, a non lasciarci travolgere. Ma cosa succederebbe se, invece di combatterle, imparassimo ad ascoltare le nostre emozioni? Le discipline olistiche, come lo yoga, la meditazione e il Reiki, offrono una prospettiva diversa. Considerano le emozioni come parte integrante del nostro essere, segnali preziosi che ci forniscono informazioni sul nostro stato interiore e sul nostro rapporto con il mondo. Emozioni: messaggere del nostro mondo interiore Secondo la visione olistica, ogni emozione, piacevole o spiacevole che sia, ha un suo scopo e un suo significato. La rabbia, ad esempio, può indicare che un nostro confine è stato violato; la tristezza può essere un segnale di lutto o di perdita; la paura può metterci in guardia da un pericolo. Reprime...

Terapia di Polarità

L'energia è la vera essenza dietro l'aspetto dell'elemento e delle figure. La terapia della Polarità è un massaggio terapeutico che ripristina la salute e il benessere fisico e mentale, per mezzo del bilanciamento e la libera circolazione dell'energia vitale. Questa terapia fu creata dal medico osteopata il dr. Randolph Stone, prendendo spunto da varie discipline che sono: la Chiropratica, l'Ayurveda, lo Yoga, il Massaggio Zonale e l'Agopuntura. Può essere definita come la terapia basata su un sistema di assistenza sanitaria naturale, fondata sulle origini universali di energia, di attrazione, di repulsione e della neutralità. L'azione reciproca di questi principi, rappresentano il sostegno per ogni prospettiva della vita, inclusa l'esperienza di salute, di benessere e di malattia. La terapia della Polarità affronta il rapporto di dipendenza reciproca del corpo, della mente e dello spirito che riguarda il valore fondamentale dei legami; l'importanza...

Il mazzetto delle dodici notti e la sua storia

Nell'Europa del Nord, si aveva l'abitudine di bruciare un mazzetto di erbe (artemisia, salvia, fiori di verbasco, melissa, iperico, achillea millefoglie, menta, fiori di camomilla, verbena ed infine l'erba di enula) che veniva chiamato:"mazzetto delle dodici notti" per festeggiare l'Anno Nuovo. Questo mazzetto, si bruciava nelle notti tra Natale e l'Epifania ed era ritenuto un sistema di purificazione per le persone, dagli avvenimenti dell'anno appena concluso e per la casa. Questa tipologia di pensiero che riguardava di "lasciare andare il vecchio", ha origine quasi certamente dai celti e germani. A Monaco di Baviera, il mazzetto delle dodici notti veniva chiamato "Krauter-buschel" e si bruciava nel corso della fredda stagione (Inverno) emanando nell'aria l'energia delle stesse piante. Nel periodo festivo, bruciare il mazzetto delle dodici notti può anche aumentare l'efficacia dei nostri sogni, perchè l'attimo di p...

La Scienza Ayurvedica e il tempo alla nuova vita

Lasciamo andare tutto quello che non serve più. La Natura, ci conferma e insegna che non c'è niente da perdere, dal momento che tutto si modifica e si rinnova sempre. Per trovare il giusto equilibrio interiore, bisogna lasciare andare tutto quello che è vecchio e non è più utile, per creare spazio alla nuova vita. La Natura segue il ciclo vitale, ogni ramo vecchio si lascia cadere, le potature naturali cadono quando il ramo è secco, con un semplice colpo di vento, cade. Lo stesso albero, lascia andare via il ramo secco che non serve più, egli non custodisce nulla. Il passaggio dall'Inverno alla Primavera ci consente di ritrovare l'armonia, l'equilibrio fisico e mentale e ci conduce nella nuova strada della liberazione.

La Scienza Ayurvedica e il cambiamento

Il transito dall'Inverno alla Primavera, a livello fisico e mentale per alcuni soggetti, si manifesta in maniera particolarmente molto critica. L'impulso vitale che la Natura (descritta dal Vata-Aria e Spazio dosha- forza primaria presente dietro tutte le procedure fisiche e mentali) sta sinceramente dimostrando, si può mettere in rilievo con eccessiva intensità e avvertire ostacoli interiori nella personalità. Molto spesso ci imprigioniamo in vecchi modelli oppure abbiamo l'abitudine di farci coinvolgere nei consueti percorsi mentali che intralciano e bloccano le nostre relazioni e il nostro sviluppo, l'Inverno pare che facilità questa procedura di chiusura personale interiore. Per molti, questo tipo di dedizione, provoca assenza di movimento e l'assidua paura di poter smarrire qualcosa.

La Scienza Ayurvedica e lo Yoga

In Primavera ci sono i petali dei fiori, in Autunno c'è la Luna, in Estate c'è il venticello che rinfresca e in Inverno c'è la neve. Nel passaggio tra l'Inverno e la Primavera, l'attività dello Yoga aiuta a regolare il nostro cambiamento corporeo e mentale. Generalmente è di grande aiuto rafforzare il movimento fisico, appunto per dare maniera al corpo di recuperare e non crollare nella stanchezza e depressione. La cosa migliore da fare sarebbe quella di praticare lo Yoga all'aria aperta, stare a stretto contatto con la Natura, aiuta in maniera rapida la procedura della nostra rinascita. Per stare bene è essenziale seguire determinate regole, in particolar modo, è importante svolgere una giusta abitudine igienica giornaliera, come viene spiegato dalla Ayurveda e dallo Yoga, per riportare l'equilibrio fisico e mentale. Si possono anche praticare dei massaggi con oli per idratare, nella maniera corretta la pelle che rimarrà liscia e morbida.

La Scienza Ayurvedica e noi stessi

Il nostro organismo sta effettuando, anche se noi non ce ne rendiamo conto, un ampia procedura di rinascita. In questo caso è molto essenziale aiutarlo a non immagazzinare nuove tossine. Per fare questo abbiamo bisogno di incrementare una forte coscienza e ascolto dell'ambiente esterno (Vita) e di quello interno (corpo e mente) al punto di usufruire nel migliore dei modi, tutto quello che la Natura gentilmente e con buon senso ci mette a disposizione nella situazione più adatta. La nostra digestione, in Primavera, potrebbe essere un pochino "ballerina", perchè il nostro Agni (Dio del fuoco) che rappresenta il fuoco della digestione nella Scienza Ayurvedica, deve ancora mettersi in sintonia con l'Agni esterno, che riguarda il potere del Sole. In Inverno, quando il Sole è più debole, il nostro potere digestivo aumenta, perchè mangiamo cibi più grassi. Al passaggio tra l'Inverno e la Primavera, bisogna guardare con molta più attenzione la nostra digestione e adeguar...

La Scienza Ayurvedica e il tempo della disintossicazione

L'uscita dall'Inverno, nella Scienza Ayurvedica, ci porta al cambiamento dello stile di vita e dell'alimentazione, in maniera d'adeguarsi al nuovo ritmo che la Primavera ci procura. La Primavera è il periodo singolarmente adatto per depurare il corpo e la mente dalle impurità che si sono deposte nel corso dell'Inverno. Si evidenzia necessariamente, in tempo di passaggio tra una stagione e l'altra, prendere un periodo di "disintossicazione" raccomandato e gestito da un medico esperto di Ayurveda, che ha la possibilità di ordinare cure e terapie fisiche specifiche per colui che ne ha necessità, secondo la propria Natura e il reale far bisogno, regolato per mezzo delle relazioni dell'ambiente fisico e sociale, per la quale il soggetto vive.