Immagine generata da Gemini Emozioni: amiche o nemiche? La visione olistica Spesso, nella nostra società, le emozioni vengono viste come qualcosa di negativo, da reprimere o controllare. Ci viene insegnato a razionalizzare, a mantenere la calma, a non lasciarci travolgere. Ma cosa succederebbe se, invece di combatterle, imparassimo ad ascoltare le nostre emozioni? Le discipline olistiche, come lo yoga, la meditazione e il Reiki, offrono una prospettiva diversa. Considerano le emozioni come parte integrante del nostro essere, segnali preziosi che ci forniscono informazioni sul nostro stato interiore e sul nostro rapporto con il mondo. Emozioni: messaggere del nostro mondo interiore Secondo la visione olistica, ogni emozione, piacevole o spiacevole che sia, ha un suo scopo e un suo significato. La rabbia, ad esempio, può indicare che un nostro confine è stato violato; la tristezza può essere un segnale di lutto o di perdita; la paura può metterci in guardia da un pericolo. Reprime...
La Deep Ecology (Ecologia Profonda) aiuta ad interpretare il nostro intero legame con l'acqua, l'aria, le api, i microbi, gli alberi e tutti gli altri esseri viventi del pianeta. Se si ritiene che gli esseri viventi siano divisi da tutto il resto del pianeta e dal suo eco regime si ha una visione filosofica sbagliata. Arne Naess, filosofo norvegese capì la minaccia di questa interpretazione e nell'anno 1973, elaborò un principio concettuale dell'Ecologia Profonda respingendo l'idea che l'essere vivente potesse essere etichettato in base a un suo merito, riguardante "il diritto di vivere in tutti i modi è universale e non può essere misurato per nessuna razza ma può godere soprattutto dello specifico diritto di esistenza (vita) e della procreazione, di più delle altre razze". Allontanare il tabù per la quale ci siamo riparati ci agevola a capire che siamo del tutto legati all'ambiente che ci gira intorno. Naess spiega che "l'identità ecologica" è l'identificazione di noi stessi dentro al regime ecologico, come pezzo di tutto l'ambiente, scordando il concetto di essere una figura di vita fortunata, e afferrando la consapevolezza di non essere soltanto un pezzo di un sistema di vita difficile da gestire. La Deep Ecology identifica la Terra come l'ambiente di milioni di razze differenti e non come venditrice di ricchezza della razza umana.
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