La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente
La Deep Ecology (Ecologia Profonda) aiuta ad interpretare il nostro intero legame con l'acqua, l'aria, le api, i microbi, gli alberi e tutti gli altri esseri viventi del pianeta. Se si ritiene che gli esseri viventi siano divisi da tutto il resto del pianeta e dal suo eco regime si ha una visione filosofica sbagliata. Arne Naess, filosofo norvegese capì la minaccia di questa interpretazione e nell'anno 1973, elaborò un principio concettuale dell'Ecologia Profonda respingendo l'idea che l'essere vivente potesse essere etichettato in base a un suo merito, riguardante "il diritto di vivere in tutti i modi è universale e non può essere misurato per nessuna razza ma può godere soprattutto dello specifico diritto di esistenza (vita) e della procreazione, di più delle altre razze". Allontanare il tabù per la quale ci siamo riparati ci agevola a capire che siamo del tutto legati all'ambiente che ci gira intorno. Naess spiega che "l'identità ecologica" è l'identificazione di noi stessi dentro al regime ecologico, come pezzo di tutto l'ambiente, scordando il concetto di essere una figura di vita fortunata, e afferrando la consapevolezza di non essere soltanto un pezzo di un sistema di vita difficile da gestire. La Deep Ecology identifica la Terra come l'ambiente di milioni di razze differenti e non come venditrice di ricchezza della razza umana.
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