Basta Pensieri Catastrofici: 3 Passi per Smascherare e Correggere le Distorsioni Cognitive
Ti è mai capitato di ricevere una piccola critica al lavoro e pensare subito: "Ecco, ora mi licenzieranno"? O di mandare un messaggio a cui non ricevi risposta immediata e concludere: "Ce l'ha con me, ho detto qualcosa di sbagliato"? Forse hai passato un esame brillantemente, ma ti sei concentrato su quell'unica risposta imperfetta, sentendoti un fallimento. Se questi scenari ti suonano familiari, non sei solo. Stai semplicemente guardando il mondo attraverso delle distorsioni cognitive.
La buona notizia? Non sei condannato a subire questi pensieri. Sono abitudini mentali, e come tutte le abitudini possono essere cambiate. Grazie agli strumenti pratici della Psicologia Cognitivo-Comportamentale (CBT), puoi imparare a riconoscerli, sfidarli e riprendere il controllo delle tue emozioni. Vediamo come.
Cosa Sono le Distorsioni Cognitive?
Immagina di indossare un paio di occhiali con le lenti deformanti. Vedresti la realtà, ma in modo alterato: le linee rette apparirebbero curve, gli oggetti vicini sembrerebbero lontani, i colori sarebbero spenti. Le distorsioni cognitive sono proprio questo: schemi di pensiero irrazionali e filtri mentali che ci portano a interpretare la realtà in modo sistematicamente negativo e impreciso.
Non sono un segno di debolezza o di "pazzia", ma trappole mentali automatiche in cui tutti, prima o poi, cadiamo. Il problema sorge quando diventano il nostro modo predefinito di pensare, la voce costante nella nostra testa che genera ansia, tristezza e rabbia ingiustificate, sabotando la nostra serenità.
Ecco alcuni dei "colpevoli" più comuni:
Pensiero "Tutto o Niente" (o Dicotomico): Vedi le cose solo in bianco o nero, senza sfumature di grigio. Se una situazione non è perfetta, la consideri un fallimento totale. Questo modo di pensare è pericoloso perché non lascia spazio all'apprendimento e al progresso.
Esempio: "Se non seguo la dieta alla perfezione, tanto vale abbuffarmi" oppure "Se non prendo il massimo dei voti a questo esame, sono un completo incapace".
Catastrofizzazione: Immagini sempre lo scenario peggiore possibile, anche se è altamente improbabile. Trasformi una piccola preoccupazione in una catastrofe imminente, vivendo in uno stato di allerta costante.
Esempio: "Ho mal di testa. E se fosse un tumore al cervello?" oppure "Il capo mi ha convocato nel suo ufficio. Sicuramente per licenziarmi".
Ipergeneralizzazione: Prendi un singolo evento negativo e lo trasformi in una regola universale e perenne, usando parole come "sempre" o "mai".
Esempio: Dopo un appuntamento andato male, pensi: "Non troverò mai nessuno, rimarrò solo per sempre". Oppure, dopo un errore in una presentazione: "Sbaglio sempre tutto quando parlo in pubblico".
Filtro Mentale: Ti concentri esclusivamente sugli aspetti negativi di una situazione, ignorando completamente quelli positivi. È come avere un filtro che lascia passare solo le critiche e le brutture, bloccando ogni complimento o evento positivo.
Esempio: Ricevi molti complimenti per un progetto, ma un collega fa una piccola critica. Passi il resto della giornata a rimuginare solo e soltanto su quella critica, dimenticando tutte le lodi ricevute.
Il Tuo Piano d'Azione in 3 Passi
Liberarsi da questi schemi richiede pratica e pazienza, ma questo semplice metodo in tre passaggi è un punto di partenza incredibilmente efficace per riprendere in mano le redini della tua mente.
Passo 1: Diventa un Detective (Riconosci l'Emozione)
La prima cosa da fare è notare quando un'emozione negativa intensa (ansia, rabbia, tristezza profonda) emerge all'improvviso o sembra sproporzionata rispetto alla situazione. Considerala un campanello d'allarme, un segnale luminoso che un pensiero distorto potrebbe essere all'opera. Invece di giudicarti per come ti senti, diventa curioso. Chiediti con calma: "Cosa stavo pensando un attimo prima di sentirmi così?".
Passo 2: Trova il Colpevole (Identifica il Pensiero con il Diario)
Questo è il cuore del metodo. Scrivere i pensieri li toglie dalla tua testa e li mette su carta (o schermo), dove puoi osservarli con più distacco. Prendi un quaderno o apri una nota sul telefono e crea una tabella semplice, il tuo Diario dei Pensieri.
Situazione | Emozione (con intensità 1-10) | Pensiero Automatico | Distorsione Cognitiva |
Cosa è successo esattamente? | Cosa ho provato e quanto forte? | Quali parole precise sono passate nella mia testa? | Quale trappola mentale ho usato? |
Compilare questo diario ti aiuta a fare chiarezza e a vedere nero su bianco il legame diretto tra i tuoi pensieri e le tue emozioni.
Passo 3: Riscrivi la Sentenza (Sfida e Riformula)
Una volta identificato il pensiero e la distorsione, è il momento di metterlo in discussione, come farebbe un avvocato difensore o un investigatore scrupoloso. Non accettarlo come verità assoluta. Fatti domande incisive:
Quali sono le prove concrete a favore di questo pensiero? E quali contro?
Sto confondendo una possibilità con una certezza?
È l'unica spiegazione possibile o esistono modi alternativi e più realistici di vedere questa situazione?
Qual è la cosa peggiore che potrebbe realisticamente accadere? Potrei sopravvivere?
Cosa direi a un amico che si trovasse nella mia stessa situazione e mi esprimesse questo pensiero?
Dopo averlo smontato pezzo per pezzo, scrivi un pensiero alternativo, più equilibrato, compassionevole e realistico.
Mettiamolo in Pratica: Un Esempio Concreto
Vediamo come funziona il diario con l'esempio del feedback lavorativo.
Situazione | Emozione (con intensità 1-10) | Pensiero Automatico | Distorsione Cognitiva |
Il mio capo mi ha detto che la relazione era buona, ma di fare più attenzione alla formattazione. | Ansia (8), Vergogna (7) | "Sono un disastro, non sono all'altezza. Penserà che sono un incompetente e mi licenzierà." | Catastrofizzazione, Pensiero "Tutto o Niente". |
Riformulazione:
Sfida: Okay, fermiamoci un attimo. Il mio capo ha detto esplicitamente che la relazione era "buona". Questa è una prova contro l'idea che io sia un "disastro". La critica era su un dettaglio specifico e migliorabile, la formattazione, non sulla mia intera persona o competenza. È realistico pensare che un'azienda licenzi un dipendente valido per un errore di formattazione? No, è estremamente improbabile. Sto ingigantendo un piccolo problema.
Pensiero Alternativo: "Il mio capo mi ha dato un feedback utile per migliorare. Apprezza il contenuto del mio lavoro e mi ha solo chiesto di curare meglio un dettaglio tecnico. È un'opportunità per crescere. La prossima volta farò più attenzione a quell'aspetto."
Conclusione: Sei Tu al Comando
Le distorsioni cognitive sono potenti perché sono abitudini radicate, ma non sono invincibili. Iniziare a usare il diario dei pensieri è il primo, fondamentale passo per togliere loro il potere. Non aspettarti di cambiare tutto in una notte; sarebbe un altro pensiero "tutto o niente"!
Sii paziente e compassionevole con te stesso. Ogni volta che noti e metti in discussione un pensiero distorto è una vittoria. Stai allenando un muscolo mentale, e con il tempo diventerà più forte e il processo più automatico. Stai riprogrammando la tua mente per vedere la realtà con più chiarezza e gentilezza. E questa è una delle più grandi forme di libertà che puoi regalarti.
E tu? Quale distorsione cognitiva riconosci più spesso nei tuoi pensieri? Raccontacelo nei commenti!
N.B. L'immagine di questo articolo è generata da Gemini
Commenti
Posta un commento