La psicologia orientale offre una prospettiva unica sulla natura della mente e della coscienza, che si differenzia da quella della psicologia occidentale. In Occidente, la mente è spesso vista come un'entità separata dal corpo, mentre in Oriente la mente e il corpo sono considerati come due aspetti interconnessi di un'unica realtà. Nella psicologia orientale, la mente è vista come un campo di energia in continua evoluzione. I pensieri, le emozioni e le sensazioni sono tutti manifestazioni di questa energia. La coscienza è la capacità di essere consapevoli di questa energia e di sperimentarla in modo soggettivo. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno della psicologia orientale che offrono diverse interpretazioni della natura della mente e della coscienza. Alcune scuole, come il Buddismo, insegnano che la mente è vuota di un'essenza permanente (anatta), mentre altre scuole, come l'Induismo, insegnano che la mente è un'anima eterna (atman). Indipendente
Precedentemente, ho parlato del primo passaggio della Meditazione Vipassana che riguardava la coscienza del corpo, della mente e delle emozioni. Il secondo passaggio, si concentra sulla respirazione, in particolare sul respiro della pancia. La tecnica del respiro della pancia è semplicissima, si ispira per immettere aria alla pancia e si espira per tirare fuori la stessa aria dalla pancia. Questo secondo passaggio, ha una sola azione: "la pancia"che si sposta su e giù con lo stesso effetto che danno gli altri passaggi della meditazione, la coscienza acquisita dal movimento della pancia, conduce nel silenzio della mente, anche il cuore riesce ad essere più silenzioso e le trasformazioni negative dell'umore spariscono. Nella Meditazione Vipassana, la pancia è considerata l'origine della vita (cerchio della vita) il bambino, tramite l'ombelico è legato alla vita della madre e acquisisce tutte le forze vitali del corpo.
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