L'intelligenza emotiva (IE) è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri . Si tratta di una competenza fondamentale per vivere una vita felice e appagante, in quanto ci permette di: Costruire relazioni positive: L'intelligenza emotiva ci permette di comunicare in modo efficace, risolvere conflitti con assertività ed empatia, e costruire relazioni sane e durature con le persone che ci circondano. Raggiungere i propri obiettivi: Sapere gestire le proprie emozioni ci permette di rimanere concentrati, motivati e perseveranti nel perseguimento dei nostri obiettivi. Affrontare lo stress: L'intelligenza emotiva ci fornisce gli strumenti per gestire lo stress in modo efficace e prevenire il burnout. Migliorare il benessere mentale: Comprendere e gestire le nostre emozioni ci aiuta a vivere con maggiore serenità, felicità e appagamento. Come sviluppare l'intelligenza emotiva? Esistono diverse strategie che possiamo
Nessun problema, ci sono molti cibi vegetali ricchi di ferro e di vitamina C che lo rende assorbibile. In tutti gli alimenti ci sono due tipologie di ferro: eme e non-eme. Il primo tipo è probabilmente il più assimilato dall'organismo, ma si trova solo nella carne. Il vegetariano o vegano è ha rischio di mancanza di ferro? Salvo particolari situazioni (intolleranze alimentari), non è ha rischio. E' anche vero che il ferro non-eme viene assimilato di meno ma è ugualmente vero che la dieta vegetariana, è di per sé ricca di ferro e di vitamina C.
Mangiare agrumi, fragole, kiwi, peperoni, pomodori, rucola e cavoli assicuriamo all'organismo il giusto apporto di vitamina C, essenziale per assorbire il ferro non-eme. Per di più, i vegetariani non sono soggetti a un eccesso di calcio contenuto nel latte e i suoi derivati, si sa che il calcio riduce l'assorbimento di ferro. Quali sono gli alimenti più ricchi di calcio? Al primo posto il cacao, 14,3 mg su 100 grammi, a seguire il cioccolato fondente. Il prosciutto, invece, fornisce solo il 2,5 mg per 100 grammi poi c'è il succo di barbabietola, solo 11 mg, i semi e il burro di sesamo, 9-10 mg, i legumi (fagioli, lenticchie, ceci) ne hanno 6-8 mg, i fiocchi di avena 5,2 mg, la frutta come le albicocche, i fichi e le prugne ne hanno 3,5 mg e la frutta secca come le noci, le nocciole e le mandorle ne hanno 2-3 mg. Concludendo, le fonti vegetali di ferro per coloro che non mangiano la carne, non mancano di sicuro. Il ferro non-eme contenuto nei vegetali è favorito a quello eme (carne rossa) perché quest'ultimo sembra facilitare la trasformazione tumorale delle cellule intestinali e potrebbe essere, una delle cause responsabili della relazione tra l'assunzione di carne e l'aumento del rischio di tumore del colon-retto.
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