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Intelligenza Emotiva: la bussola per navigare il mondo delle emozioni

  L'intelligenza emotiva (IE) è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri . Si tratta di una competenza fondamentale per vivere una vita felice e appagante, in quanto ci permette di: Costruire relazioni positive: L'intelligenza emotiva ci permette di comunicare in modo efficace, risolvere conflitti con assertività ed empatia, e costruire relazioni sane e durature con le persone che ci circondano. Raggiungere i propri obiettivi: Sapere gestire le proprie emozioni ci permette di rimanere concentrati, motivati e perseveranti nel perseguimento dei nostri obiettivi. Affrontare lo stress: L'intelligenza emotiva ci fornisce gli strumenti per gestire lo stress in modo efficace e prevenire il burnout. Migliorare il benessere mentale: Comprendere e gestire le nostre emozioni ci aiuta a vivere con maggiore serenità, felicità e appagamento. Come sviluppare l'intelligenza emotiva? Esistono diverse strategie che possiamo

Infuso per la depurazione dell'organismo a base di erbe e frutta.

  I principi attivi delle piante, utili sia a livello fisico che spirituale attraversano nell'organismo, anche per mezzo di un semplice confortante gesto! Il sorseggiare una tisana, il sorbire un decotto, il bere un bicchiere di vino d'erbe, sono azioni che aiutano l'organismo a stare bene. Per stimolare il metabolismo della pelle e l'attività di fegato e intestino, ma anche per ristabilire l'equilibrio dopo eccessi alimentari occasionali, ti possono aiutare questi due decotti.  Decotto di sambuco, vischio, frangola e ginepro. Ingredienti: 20 gr di fiori di sambuco 20 gr di foglie di vischio 20 gr di corteccia di frangola 10 gr di coccole di ginepro Preparazione: fai bollire 1 cucchiaio di miscela in 2 tazze di acqua per circa 10 minuti. Bevi 1 tazza al giorno.  Decotto di fieno greco, frangola, ortica, betulla, iperico, achillea, centaurea. Ingredienti: 25 gr di fieno greco 25 gr di frangola 10 gr di foglie di ortica 10 gr di foglie di betulla 10 gr di iperico 10 g

Il cofanetto dell'anima chiuso con la chiave del tuo cuore, resta segreto!

Siamo sempre decisi a capire, spiegare, raccontare la nostra vita, ma i benefici più grandi nascono dalla capacità di diventare misteriosi e nascosti, come le radici e i semi della terra.    La modernità preme verso l'estremo opposto. La moderna cultura occidentale valorizza il parlare di sé, il raccontarsi, aprire il proprio cuore agli altri. L'espressione dei nostri stati interiori è al centro delle dinamiche comunicative della società in cui viviamo. Secondo l'opinione pubblica, confidarsi, raccontarsi, esprimere i propri stati d'animo serve a sfogarsi, ed è necessario per attenuare le emozioni spiacevoli, per alleviare le ferite del passato e per esorcizzare le paure riguardo al futuro. Ma le favole e i miti del passato e come se ci avessero messo in guarda: la segretezza e il riserbo sono essenziali nel rapporto con se stessi e con gli altri. Custodire un segreto ci rende liberi e autonomi, ci fa attuare un senso di intimità e di complicità con noi stessi che alime

Shiatsu, l'esperienza coinvolgente di molti aspetti corporei

  Tecnica di trattamento manuale basata sulle pressioni portate con i pollici, le dita e i palmi delle mani. Una pressione efficace, nello shiatsu, è caratterizzata da 5 fattori che devono sempre essere presenti: l'uso del giusto strumento dell'operatore una corretta posizione dell'operatore una corretta individuazione della parte su cui operare l'attenzione dell'operatore le 3 fasi pressione divise in: ingresso, stasi, uscita Lo shiatsu si basa su 5 pilastri: il respiro la postura la pressione la perpendicolarità la sensazione di piacere/dolore Associare lo shiatsu ad un massaggio è sbagliato, si tratta di un vero e proprio trattamento. Una seduta di shatsu è classificata come un'esperienza che coinvolge molti aspetti corporei, da quello fisico a quello emozionale, da quello energetico a quello spirituale. La forza vitale è la capacità che ogni organismo vivente ha di mantenere un equilibrio e di conservare stabili le sue forze vitali. Questa disciplina immerge

Bodywork Emotivo: una disciplina per la vita e il benessere

  Si parla di bodywork emotivo quando si interpreta l'insieme degli strumenti empirici che passano attraverso il corpo come mezzo per comunicare prima di tutto a se stessi e poi verso gli altri. Con il bodywork emotivo sei rilassato, non c'è risultato ne ogni tipo di giudizio, ma dove puoi contattare la tua essenza attraverso la modalità corporea. Fare pace con il tuo corpo non vuol dire soltanto pensarlo in un modo diverso, ma abitarlo in un modo nuovo: danzare come non hai mai danzato, esprimerti con il corpo lasciando la parola alle tue emozioni. Danza con quello che c'è, stai con quello che c'è, questa è l'essenza più profonda del counseling . Bodywork emotivo significa uscire dalla ossessione della mente: comprendere, catalogare, giudicare, paragonare, criticare, attaccare, difendersi, ecc... per lasciare spazio al corpo. È una pratica che ti permette di entrare in contatto con il tuo corpo permettendoti di stabilire la naturale carica energetica dell'organ

Ulundù Vadai, gustosa polpetta tipo spuntino.

L'ulundù vadai, anche se fritto, non risulta troppo grasso. Basta prepararlo correttamente con sufficiente olio caldo, il vapore e il calore accumulato, all'interno del vadai (polpetta), spingono l'olio al di fuori, in questo modo si ha la possibilità di ottenere un ottimo fritto, più digeribile.    È un piatto tipico dell'India del Sud. Il vadai si prepara facendo un'impasto con farina di ceci, o purè di patate a dadini, oppure con lenticchie dhal. Questa miscela la puoi condire semplicemente mescolando semi neri di senape, cipolla, foglie di curry, sale, peperoncino o pepe nero. Fai delle polpette che andrai a friggere. Ci sono alcuni tipi di vadai ricoperti da una pastella di farina di ceci, prima di essere fritti. Ricetta Ingredienti per 2 persone: 100 gr di uri dhal (soia decorticata) 1 cipolla 1 cucchiaio di Masala 2 peperoncini freschi ½ cucchiaino di sale integrale Masala ¼ di cucchiaino di curcuma 5-6 foglie di curry o di salvia 250 ml di olio di sesamo Pre

Inquietudine

L'inquietudine è il proprio stato profondo dell'anima che non trova pace. Questo senso di sconcerto, a cui non sai dare una spiegazione, in effetti è una sorta di salvataggio della monotonia. Vincere l'inquietudine vuol dire dare ascolto a quello che questo stato d'animo ti sta raccontando, ossia hai bisogno dell'anima che hai trascurato. Vuol dire riportare piacere, mistero e scoperta nella quotidianità diventata troppo monotona. Davanti all'inquietudine, l'errore che non devi fare è quello di cambiare qualcosa per forza. Questa indefinita sensazione di turbamento, può spingerti a tradurre ciò che provi in un'azione in apparenza risolutiva. L'inquietudine fa scaturire un desiderio di cambiamento incerto, confuso. Pensi di voler cambiare, ma non sai nemmeno tu che cosa. Il rischio è quello di proseguire per tentativi. Il vero cambiamento è uno sguardo nuovo sulle cose e su te stesso. È sempre interno e mai esterno! L'inquietudine anticipa la risc

Languishing

Con la parola "languishing" si spiega uno stato emozionale di assenza di benessere, rappresentato da indifferenza e rassegnazione.  È un vocabolo inglese scelto dal sociologo e psicologo Corey Keyes e che in italiano si può tradurre come "languire". Rappresenta uno stato di vuoto e stagnazione, che può distinguere alcuni soggetti. Il languishing si piazza a metà tra il benessere e la patologia, non mostra un disturbo psicologico, ma è specifico di chi mostra bassi livelli di benessere.  Il languishing stabilisce difficoltà di concentrazione, spegne la motivazione e influenza negativamente il rendimento scolastico o lavorativo e le relazioni sociali. Se geneticamente sei un tipo ansioso o soffri di depressione, hai maggiori probabilità di affliggerti di languishing rispetto ad altri. Il languishing rappresenta un vuoto profondo nell'anima, difficile da riempire, questo vuol dire che le situazioni di stagnazione sono una forma di sofferenza anche se non lo si rico